Diventare Insegnante
La premessa di una scuola che ha tra le proprie finalità principali l'educazione permanente dell'essere umano, è quella di un'approfondita preparazione degli insegnanti.
A tale scopo sono stati istituiti degli specifici corsi di formazione biennali o triennali che abilitano all'insegnamento nelle scuole Steiner-Waldorf in tutto il mondo. In Italia sono presenti diversi corsi di formazione riconosciuti dalla Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf, di cui alcuni riconosciuti come Enti Formatori accreditati presso il Ministero dell'Istruzione (MIUR).
Nel regolamento della Federazione sono individuate le caratteristiche di tali corsi che hanno primariamente "... lo scopo di favorire, da una parte, l'acquisizione di conoscenze di base dell'essere umano e del suo sviluppo come si ricavano dai cicli di conferenze sulla pedagogia e dai testi fondamentali di Antroposofia di Rudolf Steiner, dall'altra la formazione di facoltà attraverso le quali si possa dare un fondamento interiore all'azione educativa.
In particolare, lo studente sarà chiamato ad esercitare:
  • lo studio e l'osservazione della costituzione e dello sviluppo dell'essere umano e le relative implicazioni sul piano dell'insegnamento, attraverso le conoscenze di base dell'Antroposofia;
  • l'acquisizione di specifiche capacità attraverso le attività artistiche e manuali;
  • l'affinamento delle proprie facoltà nel campo sociale, poiché nelle scuole Steiner-Waldorf è essenziale il rapporto tra insegnanti, genitori e allievi.
Grazie a tali esperienze, lo studente avrà la possibilità di risvegliare le proprie facoltà interiori, artistiche e sociali, accostarsi gradualmente alla formazione e all'insegnamento in una scuola Steiner-Waldorf e misurarsi con la propria concreta attitudine di educatore."

Alla formazione iniziale segue un costante lavoro di ricerca ed aggiornamento gestito dagli stessi centri di formazione, dalle associazioni nazionali competenti e dalle singole scuole.
Già nei corsi di formazione viene dato ai discenti l'impulso all'autoeducazione, nella convinzione che educare presuppone un esercizio continuo di autoeducazione da parte dell'adulto. Una finalità dell'autoeducazione è creare le condizioni affinché il bambino ed il giovane possano vivere in ambienti sereni ed apprendere con vivo interesse, in virtù della freschezza e dell'entusiasmo con cui gli educatori portano le materie di insegnamento.
Nei primi anni di scuola, l'insegnante deve sviluppare una sensibilità particolare per ciò che è affine all'essere del bambino, così da coglierne le domande evolutive e saper rivestire il suo insegnamento della creatività necessaria per trovare strumenti, linguaggi ed attività rispondenti al grado di coscienza degli alunni.
Quando i ragazzi in adolescenza iniziano a rivolgere la loro attenzione verso il mondo, manifestando domande di interesse, è di fondamentale importanza per il loro sviluppo che essi si trovino davanti adulti capaci di condurli con motivazioni e con attività specifiche che li avvicinino gradatamente alla comprensione delle grandi tematiche relative alla società contemporanea.
Laddove un insegnante ricerca l'onestà interiore e l'autenticità, queste traspariranno nel suo operare, imprimendo nell'animo degli alunni il germe di queste qualità.
Grande importanza riveste per l'insegnante una costante pratica riflessiva sul proprio operato, in modo da poter rimodellare opportunamente l'intervento verso l'intera classe e verso il singolo alunno.
Nella comunità educante, è il collegio docenti che porta la responsabilità della conduzione pedagogica. è all'interno di esso che ogni membro si assume liberamente la responsabilità individuale verso il compito che il collegio gli affida.
Fondamentale tra le attività del collegio è la &lquo;formazione permanente&rquo; mediante l'approfondimento e la ricerca pedagogica e didattica. Attraverso la rielaborazione continua del piano di studio e della pratica di insegnamento, per mantenerli aderenti alla domanda educativa, si sostanzia ed edifica l'identità e l'etica pedagogica della scuola stessa.
Una attività che caratterizza la riunione settimanale del collegio docenti, è il &lquo;colloquio pedagogico&rquo;. Obiettivo di tale attività è il miglioramento dell'intervento educativo e formativo nei confronti di un allievo che manifesta bisogni particolari: partendo dalle osservazioni individuali nelle singole discipline e nel comportamento, si tenta di individuare talenti ed impedimenti dell'allievo considerato. Questo consente di coordinare, qualora si riveli necessario, dei percorsi educativi personalizzati e le modalità specifiche degli interventi.

I corsi di formazione in Italia
Per accedere ai corsi di formazione riconosciuti dalla Federazione, sono richiesti i seguenti requisiti d'ingresso:
  • possesso di diploma di scuola superiore o di laurea. Le scuole Steiner-Waldorf potranno poi richiedere agli interessati i titoli idonei per l'insegnamento nelle rispettive classi disciplinari;
  • età minima di 21 anni;
Il conduttore avrà cura di verificare periodicamente l'idoneità dell'allievo a frequentare il corso, con particolare riferimento agli aspetti sociali (dinamiche di gruppo) e personali ritenuti incompatibili con l'attività d'insegnamento.
Eccezioni a questi criteri dovranno essere adeguatamente valutate e motivate.


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