Il movimento pedagogico steineriano ha avuto inizio con la fondazione della prima scuola Waldorf, avvenuta a Stoccarda nel 1919 per iniziativa dell’industriale Emil Molt, proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria.
Era da poco finita la prima guerra mondiale e stava iniziando un’epoca nuova, in cui emergevano molti problemi destabilizzanti per gli assetti socio-culturali ed economico-finanziari delle nazioni europee. Questi problemi richiedevano interventi tempestivi per porre soluzioni adeguate in modo da evitare il crollo dei sistemi esistenti e l’instaurarsi di pericolosi movimenti di contestazione e protesta da parte delle popolazioni. L’educazione fu una delle aree in cui venne sentita più fortemente la necessità di rinnovamento.
Il signor Molt, desideroso di realizzare una scuola di tipo nuovo per i figli dei suoi dipendenti, si rivolse a Rudolf Steiner, il quale aveva già in precedenza affrontato i temi dell’educazione: Steiner accettò l’incarico ed organizzò l’intera scuola, cominciando con un triplo ciclo di conferenze volto a spiegare la sua pedagogia ed a preparare gli insegnanti da lui personalmente scelti.
Da questa prima scuola Waldorf partì il movimento per il rinnovamento pedagogico noto sotto questo nome, e ora diffuso in tutto il mondo. La maggior parte di tali scuole sorse dopo la morte di Rudolf Steiner, avvenuta nel 1925. Dal 1933 in poi le scuole Waldorf tedesche furono esposte agli attacchi dello stato nazionalsocialista che vedeva in esse una critica al proprio dispotismo totalitario. Una dopo l’altra esse furono costrette a chiudere; il movimento allora crebbe al di fuori dei confini tedeschi, talvolta con la collaborazione attiva di insegnanti emigrati dalla Germania. Durante la seconda guerra mondiale anche le scuole Waldorf in Olanda e in Norvegia subirono la stessa sorte.
Gli anni dell’immediato dopoguerra mostrarono che, nonostante le persecuzioni subite, il movimento pedagogico era rimasto ben vivo. Esso riprese a diffondersi assai più velocemente di prima, tanto che nel 1974 erano attive più di cento scuole Waldorf. Dopo il crollo del muro di Berlino e del blocco comunista molte nuove scuole sono sorte anche nell’Europa dell’Est e nelle zone asiatiche dell’ex-URSS.
In Italia la prima scuola Waldorf fu fondata a Milano alla fine degli anni ’40. Oggi tale realtà consta di una scuola dell’infanzia, una scuola del primo ciclo e una scuola superiore.
Negli anni ’70 nacquero altre due scuole, a Roma e a Mestre (oggi ad Oriago di Mira, VE). A partire dall’inizio degli anni ’90, un rinnovato impulso che ancora non ha esaurito la sua forza, portò alla fondazione di tutte le altre scuole esistenti sul territorio nazionale.
Negli ultimi dieci anni si assiste ad una rapida espansione di realtà scolastiche che adottano la pedagogia Steiner-Waldorf in tutti i continenti e tutte le culture del mondo. A differenza di altre iniziative educative a livello globale che cercano di esportare modelli culturali occidentali, questa pedagogia si dimostra davvero universale, capace di essere rielaborata e applicata con successo nel rispetto di qualsiasi contesto sociale e religioso.
Esistono iniziative Waldorf nei posti più disagiati della terra: nelle favelas delle grandi città sudamericane e nelle townships del Sudafrica, in terre dilaniate da guerre civili o interetniche come Sierra Leone, Uganda, Israele, Libano, in aree destabilizzate da disordini politici come Colombia, Cecenia. Sempre più numerose sono le scuole Steiner-Waldorf in paesi di religioni e impostazioni politiche diverse: in Egitto, India, Cina, Nepal, Thailandia, Corea, per menzionarne alcuni.
Oggi le scuole dell’infanzia Steiner-Waldorf nel mondo sono più di millesettecento e le scuole più di mille, con una popolazione scolastica che supera il milione di allievi. Questo rapido aumento, del 500% in un ventennio, è sorprendente, se si pensa agli ostacoli di ogni genere che occorre superare per realizzare scuole di questo tipo e alle difficoltà che gli insegnanti incontrano per potersi qualificare in una metodologia del tutto particolare, rendendo quello steineriano il movimento laico di scuole indipendenti maggiormente diffuso al mondo.